Cos'è e a cosa serve il triptofano
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Cos’è e a cosa serve il triptofano?

Il triptofano (formula C11H12N2O2) è un aminoacido definito essenziale in quanto il nostro organismo non è in grado di produrlo e deve essere assunto con la dieta. Si trova soprattutto in avena, cioccolato, uova, semi di soia, latte e latticini.

Cos’è il triptofano e a cosa serve

Il triptofano è fondamentale per la produzione di proteine, enzimi e tessuto muscolare ma è anche decisivo per produrre alcuni importanti neurotrasmettitori quali la serotonina, che regola il tono dell’umore. Numerosi studi hanno mostrato come una supplementazione di triptofano fa aumentare i livelli plasmatici dell’aminoacido a una concentrazione tale da raddoppiare la sintesi di serotonina nel cervello.

Gli effetti del triptofano sulla sintesi di serotonina si verificano principalmente a causa dell’enzima triptofano-idrossilasi, coinvolto nella prima fase della conversione da triptofano a serotonina. E responsabile della regolazione della velocità con cui l’aminoacido viene trasformato nel neurotrasmettitore.

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Quali disturbi cura il triptofano

Il triptofano, grazie alla sua partecipazione alla via biosintetica della serotonina, può essere utilizzato per trattare disturbi come insonnia, ansia, depressione ed emicrania.

In particolare, per quanto riguarda la depressione può essere usato in terapia combinata con antidepressivi triciclici o inibitori delle monoamminoossidasi. Oppure in monoterapia, da solo, per coloro che non rispondono bene agli antidepressivi classici.

Hanno esaminato l’effetto della deplezione del triptofano sull’umore in partecipanti sani, soggetti con storia familiare di depressione, pazienti guariti dopo trattamento con antidepressivi e in trattamento con antidepressivi. I risultati del tono umore:

  • Nei soggetti sani si assiste a un minimo abbassamento.
  • Storia familiare di depressione: abbassamento variabile.

Nel 50% dei soggetti guariti dopo trattamento con antidepressivi si manifesta un marcato abbassamento del tono dell’umore. Per quelli in trattamento con antidepressivi si assiste a una minima diminuzione.

Gli studi hanno poi messo in evidenza come una carenza di serotonina potesse essere correlata all’insorgenza di comportamenti aggressivi o socialmente scorretti.

Studi medici sul triptofano

Un primo studio, compiuto su pazienti schizofrenici non in trattamento con antipsicotici, ha confrontato per 4 settimane, un gruppo di pazienti a cui veniva somministrato il triptofano e un gruppo placebo. Il gruppo trattato con triptofano, rispetto al gruppo placebo, ha ridotto significativamente il numero di attacchi psicotici.

Un secondo studio, compiuto su pazienti psichiatrici sottoposti a trattamento con triptofano o con placebo, ha mostrato come una supplementazione di triptofano fosse utile per ridurre i quantitativi di farmaci antipsicotici e sedativi.

struttura fisica del triptofano
La struttura molecolare di questo amminoacido – Fonte Wikipedia

Un terzo studio crossover  con placebo ha trattato per circa 12 – 15 giorni i soggetti con 3 g di triptofano o placebo. Nei soggetti che assumevano il triptofano si assisteva, dopo il periodo di tempo dello studio, a una diminuzione dei comportamenti aggressivi.

Un quarto studio compiuto in laboratorio in doppio cieco su ragazzi giovano con una storia di aggressività, ha trattato un gruppo di soggetti con 500 mg al giorno di triptofano e un gruppo con placebo. I due gruppi di ragazzi venivano poi sottoposti a dei test di provocazione. Ciò che si è osservato è che il gruppo trattato con triptofano mostrava minori segni di aggressività e comportamenti socialmente accettabili.

Benefici cardiovascolari

Oltre ad agire sul tono dell’umore e sul comportamento, il triptofano sembra anche essere utile per la prevenzione del rischio cardiovascolare. Uno studio caso – coorte ha messo in evidenza come i livelli di triptofano siano inversamente correlati al rischio di avere un problema cardiovascolare. Il meccanismo con cui si esplica l’azione?

Non è ancora ben conosciuto, si pensa però sia legato a uno dei metaboliti intermedi del triptofano, l’acido 3-idrossiantranilico, il quale mostra proprietà antiaterogeniche regolando il metabolismo lipidico e l’infiammazione.

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Fonti per approfondire l’argomento

  • Steenbergen L, Jongkees BJ, Sellaro R, Colzato LS. Tryptophan supplementation modulates social behavior: A review. Neurosci Biobehav Rev. 2016 May;64:346-58.
  • https://pubchem.ncbi.nlm.nih.gov/compound/L-tryptophan
  • Simon N. Young, The effect of raising and lowering tryptophan levels on human mood and social behaviour, in Philosophical Transactions of the Royal Society B: Biological Sciences, vol. 368, nº 1615, 5 aprile 2013.
  • Bond AJ. 2005. Antidepressant treatments and human aggression. Eur. J. Pharmacol. 526, 218–22510.1016/j.ejphar.2005.09.033
  • Nantel-Vivier A, Pihl RO, Young SN, Parent S, Bélanger SA, Sutton R, Dubois M-E, Tremblay RE, Séguin JR. 2011. Serotonergic contribution to boys’ behavioural regulation. PLoS ONE. 6, e20304.10.1371/journal.pone.0020304
  • Krause D, Suh H-S, Tarassishin L, Cui QL, Durafourt BA, Choi N, Bauman A, Cosenza-Nashat M, Antel JP, Zhao M-L, et al. The tryptophan metabolite 3-hydroxyanthranilic acid plays anti-inflammatory and neuroprotective roles during inflammation: role of hemeoxygenase-1. Am J Pathol 2011;179:1360–72.
  • Yu E, et al. Increases in Plasma Tryptophan Are Inversely Associated with Incident Cardiovascular Disease in the Prevención con Dieta Mediterránea (PREDIMED) Study. J Nutr. 2017 Mar;147(3):314-322.

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